Riflessioni di un docente a fine anno scolastico

Siamo al termine dell’anno scolastico e i docenti si apprestano a partecipare agli ultimi consigli di classe, (insieme dei docenti di una classe) per decidere in merito ai risultati finali degli alunni: voti, promozioni, debiti formativi, bocciature. Il professor Di Maggio, docente di inglese in un istituto tecnico economico, è alla guida della sua utilitaria per recarsi alla sua scuola, distante alcuni chilometri dalla sua abitazione. Le sue 18 ore settimanali le effettua in sei classi, 3 ore settimanali per classe, vede circa 170 alunni, ed è inserito in sei diversi consigli di classe. “Eccoci finalmente alla conclusione dell’anno scolastico” riflette, mentre guida, e col pensiero scorre i momenti più… Leggi di più

Continua a leggere

L’OVERDOSE  in  DIDATTICA

Antimo D’Agostino           Vi siete mai chiesti se  un corso scolastico o una semplice lezione  risultano  poco efficaci  perché presentati in dosi eccessive, al punto da non poter essere assimilabili da coloro a cui sono rivolti? Eppure questo è quasi certamente il principale motivo per cui uno studente,pur impegnandosi, ottiene risultati insoddisfacenti e finisce con lo scoraggiarsi e perdere l’interesse al piacere di apprendere.            Nell’attività  didattica, più che in molte altre attività, la quantità condiziona la qualità e, se eccessiva, mette in difficoltà sia chi deve trasmettere che chi deve ricevere cioè sia l’insegnante che l’alunno. Il nostro sistema di istruzione,con particolare riferimento alle scuole medie inferiori e soprattutto… Leggi di più

Continua a leggere

VIA LE PALESTRE E L’EDUCAZIONE FISICA DALLE SCUOLE

Il nostro ordinamento scolastico dispone che si debbano effettuare 2 ore  settimanali  di educazione fisica (ora scienze motorie) per classe nelle scuole medie inferiori e superiori. Ma in quali condizioni vengono svolte queste due ore settimanali di educazione fisica nelle nostre scuole? In un istituto con 40 classi, si dovrebbero effettuare 80 ore di educazione fisica alla settimana, ma utilizzando la palestra ,se esistente, in tutte le ore della giornata scolastica, si possono fare solo 30 ore di lezioni. Per il resto i docenti della materia devono arrangiarsi, utilizzando gli spazi liberi, per  coinvolgere gli studenti più motivati a giocare, il più delle volte a pallone, lasciando che altri si… Leggi di più

Continua a leggere

I Ferri del mestiere per insegnare

     La tradizione consolidata ci ricorda l’insegnante che si muove tra la lavagna e la cattedra, spiega l’argomento del giorno, apre il libro di testo, interroga, assegna i compiti per casa, il tutto a sua discrezione La sua abilità espositiva, con l’ausilio della classica lavagna e del libro di testo, sono da sempre gli unici strumenti con cui viene trasmesso quello che desidera insegnare. Altrettanto è pacifico, e tutti lo abbiamo sperimentato, che alcuni docenti hanno qualità ed esperienza per catturare l’attenzione e l’interesse dei discenti, altri fanno del loro meglio ma riescono meno, altri ancora, soprattutto nei primi anni di lavoro, riescono poco o niente.      In buona parte… Leggi di più

Continua a leggere

Una scuola organizzata per team omnidisciplinari

       Nei paesi di lingua inglese si sperimenta, si discute e si pubblicano lavori sui vantaggi e svantaggi del team teaching, ritenendolo un innovativo e più efficace metodo di lavoro per insegnare. In questo articolo si cerca di affrontare l’argomento, cercando di mettere in evidenza  come sia possibile superare i principali limiti  propri dell’attuale organizzazione del lavoro dei docenti, noto come insegnamento per cattedra, allo scopo di accrescere la produttività del loro operato.       Collegandoci al precedente articolo “scuola improduttiva” (www.edizioni-italdocet-com), ipotizziamo che sei insegnanti e un loro coordinatore debbano curare la preparazione di circa 100/120 alunni della stessa classe, in tutto il piano di studi stabilito dalle autorità scolastiche.… Leggi di più

Continua a leggere

SCUOLA IMPRODUTTIVA

Periodicamente vengono resi noti i risultati delle valutazioni scolastiche nazionali (prove INVALSI) e internazionali (prove OCSE PISA)  e sistematicamente veniamo a conoscenza che i nostri studenti delle scuole medie inferiori e superiori non ottengono risultati soddisfacenti.      E’ il caso di precisare che queste valutazioni vengono fatte sul grado di apprendimento della lingua madre, della matematica e delle scienze, materie alle quali viene dedicato maggior tempo ed impegno. Che cosa accadrebbe se l’indagine venisse fatta sulla conoscenza  di  storia, geografia, economia o nelle altre discipline?  I risultati sarebbero disastrosi. Si avrebbe l’esatta misura della scarsa produttività del nostro sistema di insegnamento.       Di fronte a questi risultati deludenti, quale è… Leggi di più

Continua a leggere

L’ARTE DI ARRANGIARSI A SCUOLA

La riconosciuta abilità dei nostri connazionali nell’arte di arrangiarsi per uscire da situazioni critiche,si comincia ad apprendere nei banchi di scuola. E’ questo l’assunto che si sostiene in questo articolo e su cui si vuole, con quanti lo vorranno, aprire un confronto di opinioni sull’argomento. Chi potrebbe affermare di non essere mai ricorso a sotterfugi per sopravvivere nei banchi di scuola? Ecco un elenco , assai incompleto, di trucchi e furbizie a cui ,chi più e chi meno, abbiamo fatto e facciamo ricorso durante la nostra carriera scolastica: -non andare a scuola o entrare alla seconda ora, per evitare compiti o interrogazioni a cui non ci sentiamo preparati; -intuire l’argomento… Leggi di più

Continua a leggere

Edizioni Italdocet

Siamo gente di scuola,docenti e presidi in servizio o in pensione. Crediamo nella forza del libro come strumento essenziale per la diffusione delle idee, purché concepito in modo agile e semplice. Provocare discussioni e confronti,promuovere e semplificare la conoscenza di cose utili e indispensabili per la partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale.Questi i nostri obiettivi,speriamo di riuscirci almeno in piccola parte.

Continua a leggere